Video racconto della storia di Ferdi (G.F.9)

domenica 10 maggio 2009

Sentimenti dei bambini-adolescenti immigrati

Vi sono adolescenti arrivati in Italia da soli o con una parte della famiglia, perché fuggono dalla guerra, da situazioni di vita drammatiche o da rischi per la propria sopravvivenza.
Infine troviamo Rom e Sinti, appartenenti alle comunità zingare di nazionalità italiana o straniera .
Ciò che accomuna i bambini con storie e viaggi così diversi è il trascorso della migrazione.
La migrazione è vista come un’opportunità e una risorsa per il proprio futuro, nonostante i cambiamenti profondi che gli immigrati sono disposti ad affrontare MA: la sdradicamento, l'essere "senza nome" o il diventarlo, l'identità disorientata e in bilico, il senso di perdita dei propri spazi vitali, di una dimora di cui essere autentici abitanti, la mancanza dei luoghi amati, la nostalgia per quanto lasciato alle spalle, il senso di "esclusione" in un contesto socioculturale spesso ermeticamente chiuso, impermeabile, il lutto per la perdita delle proprie radici culturali (storia, costumi, tradizioni).


Se tale condizione è spesso frustante per gli aulti, come tante esperienze dimostrano, essa risulta difficilmente sopportabile per i bambini immigrati, che più di altri necessitano di un sostegno educativo nella loro fase di sviluppo.
La loro naturale fragilità aggrava la condizione di subalternità, il senso di un impotenza appresa, di un'impotenza subita in quanto l'immigrazione è vissuta più spesso come un'imposizione e non come una scelta: il senso intimo di frammentazione esistenziale, di "rottura dello specchio".

Se per i grandi risulta complesso e difficile anche un trasloco all'interno della propria regione, per un bambino possono diventare distruttive le condizioni cui è sottoposto e che gli stessi adulti avvertono come molto pesanti e dolorose: la frustazione connessa alla "perdita del nido", dell' "orientamento", alla frequente rottura delle relazioni primarie, delle relazioni amicali, e il senso di essere "trascinato" in luoghi e contesti sconosciuti, percepiti spesso come ostili, dove si usano linguaggi incomprensibili e costumi inusitati.
In molti casi l'esperienza cruda della migrazione si aggiunge a biografie individuali e collettive già contassegnate, in questi adulti e in questi bambini, da radicali solitudini, da violenze subite, a volte dalla gurra (spesso causa prima dii tali immigrazioni)




Nessun commento:

Posta un commento